giovedì 12 settembre 2013

Laura


Laura è il nome fittizio -lei ha il terrore di diffondere il suo vero nome, per non parlare del cognome- con cui chiami quella tua amica, non quella del primo post di questo blog, un'altra, che conosci da poco più di due anni e che è entrata sempre più a far parte della tua vita in un modo che non ti saresti mai potuto aspettare.

Ricordi la prima volta che l'hai vista, erano i primi giorni di università e ti fu presentata come "una che prende il nostro treno" da un ragazzo che ora né tu né lei vedete più. Non ti colpì più di tanto. Come ti sbagliavi... Cominciaste a prendere il treno insieme, con quel ragazzo che Dio sa che fine ha fatto e altri che ora non ricordi nemmeno chi fossero. Qualche volta c'era anche l'altra tua amica, si quella del primo post, ma a stento ti ricordavi il suo nome e lo stesso valeva per lei.

Così iniziasti a conoscerla e capire che non era così facile inquadrarla. Ama le strade buie e poco trafficate, tutti i cibi americani, almeno finché non li assaggia e i social network. Vuole disperatamente un iPhone "per pubblicare belle foto su Instagram" ed è sempre a dieta. Cerca senza pace un'attrice che le somigli e ti riempie di foto di ragazze -per te sconosciute- come quella in cima alla pagina, sperando che tu le dica che l'ha trovata. Pensa in inglese e a volte è così che parlate su Whatsapp cercando di capirvi tra un errore di battitura e uno di grammatica.


Ma ha anche i suoi difetti -si, quelli sopra erano i pregi-, ad esempio ti tormenta ininterrottamente se vuole qualcosa, come quella volta che le dicesti che era assillante e lei ti chiese per due ore un esempio. O quando, non sai come, la accompagnasti in una zona di Napoli non segnata sulle carte geografiche solo per comprare del burro di arachidi. Il suo primo vasetto di burro di arachidi, erano mesi che lo voleva e non riusciva a trovarlo. Ricordi la gioia nei suoi occhi quando lo vedeste in quello scaffale a settanta chilometri da casa e la voce con cui ti raccontò che il primo cucchiaino l'aveva disgustata e lo avrebbe fatto mangiare alla sorella "tanto quella mangia tutte le schiefezze".

Hai un sacco di ricordi con Laura, alcuni segreti, eppure non sai come tutto sia cominciato. Una cosa sai per certa, era l'inizio di dicembre di un paio d'anni fa era già molto presente, ma ancora una semplice conoscenza universitaria, finché, senza chiederglielo -non sia mai che tu ne chieda uno!- ottenesti il suo numero di telefono e così cominciaste a sentirvi nel pomeriggio, a parlare del più e del meno, di film, telefilm, libri e, solo qualche volta, anche di università e vita reale.

Un giorno, molti mesi dopo glielo confessasti, il suo numero ti serviva per stringere meglio i rapporti con una sua amica, che avendo il tuo stesso pessimo carattere, o anche un po' peggiore, era praticamente inavvicinabile al di fuori della facoltà, ma ne parlerai un'altra volta. La sua reazione fu strana, non le fece piacere, questo è certo, ma non se la prese più di tanto. Laura era così, non si arrabbiava mai.


No, non è un post d'addio, Laura è viva e vegeta, varicella a parte, solo che, il dicembre successivo hai scoperto che ti sbagliavi -ancora- Laura si arrabbia. Eccome se si arrabbia. C'è da tirare parecchio, ma la corda si può spezzare e tu ci sei riuscito. Non volevi, non te ne sei reso conto, l'hai data per scontata e, come lei ti avrebbe detto più tardi, con una maturità che ti spaventa, semplicemente dava a te un valore diverso da quello che davi tu a lei. Sono passati altri nove mesi da allora e tu ancora ti senti in colpa per averle dato così poca importanza in quel periodo. Perché, diciamocelo, senza Laura molto probabilmente saresti perso.

Se c'è da prendere una decisione importante, da lamentarsi di qualcuno, da chiedersi in che direzione va la tua vita o semplicemente da comprare del concime per le tue piante o sapere cosa c'è stasera in TV, Laura è lì. Ha sempre la risposta alle tue domande, che sia tratta da Grey's Anatomy, Una mamma per amica o una canzone di Taylor Swift, lei sa sempre cosa dirti e non si stanca quasi mai di ripeterti e di ascoltare le stesse cose. A differenza sua tu non hai bisogno di un iPhone, è lei il tuo iPhone.

Ma la cosa più incredibile è che si ricorda tutto quello che ti succede e che le racconti. Eventi, riflessioni, sogni, non c'è nulla che si perda in quella testa che da fuori ti sembrava un bel po' disordinata. È tutto lì e lei sa quando ripescare la cosa giusta per dimostrarti che ha ragione, anche quando non è così.


Il suo incredibile romanticismo, figlio dell'amore tormentato tra Meredith e Derek e di quello tragico tra Mark e Lexie, che ti ha portato a fare sciocchezze che odi ricordare, le ha anche permesso di fornirti l'idea per il famoso regalo alla tua ragazza, la valigia, il weekend, sempre roba del primo post. Ora puoi confessarlo, tutto quello che hai scritto prima di questo paragrafo vale poco. Laura, l'unica a cui hai fatto leggere il tuo blog, che lei, fregandosene della tua privacy ha linkato a destra e a manca, voleva che le fosse riconosciuta l'idea del regalo. Tutto il resto benché venuto dal cuore e non ottenuto con quell'insistenza di cui parlavi sopra, non importa.

Hai vinto anche questa battaglia, Lauretta, ma non riuscirai a farmi vedere ancora Last Night, non fino alla fine!

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